Dopo tanto vociferare sulla possibilità dell’arrivo di una Switch Pro, Nintendo ha sorpreso tutti proponendo invece il modello chiamato Nintendo Switch OLED, una versione della console ibrida di base che implementa diverse migliorie in generale, tra cui la più evidente è il nuovo schermo a tecnologia OLED invece che LCD.
L’arrivo di questa nuova versione dell’ammiraglia di Nintendo ha colto un po’ tutti di sorpresa, specialmente per via dei vari rumor intensificatisi soprattutto durante il periodo dell’E3. In realtà la scelta di proporre un modello alternativo alla versione classica di Switch non dovrebbe sorprendere più di tanto: già in passato la casa di Kyoto aveva offerto ai suoi affezionati utenti diversi modelli di una stessa console, basti pensare al Nintendo 2DS o al New 3DS, restando in tema di portatili.
Il nuovo modello di Nintendo Switch OLED arriverà nei negozi il prossimo 8 ottobre a un prezzo di listino di 349,99 €, all’incirca 20 euro in più rispetto al prezzo di listino del modello base di Switch. Noi di SpazioGames abbiamo avuto modo di visitare gli uffici Nintendo per provare di persona la nuova console per circa un’ora: ecco le nostre prime impressioni.
L’eleganza prima di tutto
Prima di parlare del cambiamento più importante di questa nuova versione di Switch, ossia lo schermo a tecnologia OLED, dopo averla vista dal vivo volevamo soffermarci sulle prime impressioni legate al suo nuovo aspetto.
Nintendo Switch OLED sarà disponibile in due colorazioni: una con i colori classici del modello base e una inedita, di colore bianco. Quest’ultima versione è stata quella da noi provata e dobbiamo dire che il bianco ci ha proprio conquistato. La Dock Station ha subito alcuni cambiamenti anche estetici, con gli angoli smussati e più rotondeggianti e in questo caso una colorazione a sua volta bianca, con la parte interna, in cui è possibile inserire la console, realizzata in un nero lucido.
Sono bastati la colorazione bianca e questi piccoli cambiamenti estetici per rendere la Dock molto più elegante di quella della versione base, dato che ora risulta davvero molto bella da vedere. A livello pratico, di fianco alle porte HDMI e del cavo d’alimentazione, troveremo anche la porta LAN che permetterà ai giocatori di giocare in modalità TV con una connessione più stabile rispetto al semplice Wi-Fi. Lo sportello posteriore che copre le porte in cui inserire i cavi sarà completamente rimovibile, così da facilitare i collegamenti dei cavi e la loro copertura.
La console vera e propria presenta invece un piedistallo molto più ampio e regolabile, un grande passo avanti rispetto a quello classico, che permette di posizionare Switch su qualsiasi piano e a qualsiasi angolazione dando una sensazione di maggiore stabilità in ogni situazione. Nel caso si voglia giocare su superfici non completamente piane, si potrà infatti aprire quasi completamente, in modo da garantire la solidità dell’appoggio anche in ambienti a rischio di qualche sobbalzo come la macchina o l’aereo.
L’avvento dell’OLED
La novità più importante della console è però il suo nuovo schermo OLED. La grandezza è leggermente aumentata, infatti si parla di 7 pollici invece dei 6.2 della Switch classica. Durante la nostra prova abbiamo avuto la possibilità di testare il nuovo schermo con tre diversi titoli, tutti dei grandi classici della scuderia Nintendo, ossia Super Mario Odyssey, Mario Kart 8 Deluxe e The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
Ovviamente, essendo l’hardware rimasto pressoché uguale, le prestazioni non sono diverse da un modello base di Nintendo Switch; quello che però cambia, e anche tanto, è la resa dei colori e dell’illuminazione.
Già soltanto dopo l’accensione siamo rimasti stupiti da un livello di illuminazione dello schermo molto più potente rispetto alla console originale. Avviato Super Mario Odyssey abbiamo notato sin da subito dei colori più accesi e un’illuminazione generale che rende l’immagine in movimento più chiara e vivida.
La stessa sensazione l’abbiamo avuta con Mario Kart 8 Deluxe, con l’enfatizzazione di esplosioni e altri effetti grafici dovuti al lancio dei gusci e degli altri power up. Con The Legend of Zelda: Breath of the Wild salta subito all’occhio la cura per le ambientazioni, con colori più vivi e un livello di illuminazione che esalta ancor di più la bellezza dei panorami dell’ampio open world, soprattutto se si osservano i dettagli in lontananza.
Rispetto alla console originale si può notare un’immagine più vivida e dettagliata, dovuta anche allo schermo leggermente più ampio.
L’esperienza di gioco in modalità portatile, dunque, è sicuramente migliorata con Nintendo Switch OLED. Lo schermo garantisce prestazioni senza dubbio superiori rispetto all’LCD in dotazione alla versione base e alla Lite.
Questo nuovo modello è insomma pensato con l’idea di mantenere tutte le caratteristiche che hanno decretato il successo della console originale, con l’aggiunta di novità che vanno principalmente a migliorare il gioco in portabilità in qualsiasi ambiente ci si trovi – sia per le migliori performance dello schermo, che per la praticità di poter giocare in qualsiasi luogo anche con gli amici grazie al nuovo piedistallo.
L’attenzione ai dettagli
I cambiamenti non sono però finiti qui. Parlando del peso, la console OLED pesa in totale 320 grammi, contro i 297 della versione originale. Un aumento di peso irrisorio, tanto che durante la nostra prova non abbiamo notato differenze sostanziali nel giocare in modalità portatile.
La memoria interna è ora aumentata a 64 GB rispetto ai 32 della versione classica. Un aumento gradito, che garantirà agli utenti spazio per molto tempo prima di dover ponderare l’acquisto di un’espansione di memoria. Per quanto riguarda la batteria invece, Nintendo ci ha confermato che non ci sono differenze rispetto al secondo modello della Switch originale uscito nel 2019, che si distingueva solo per la batteria più duratura, che, a seconda dei giochi, arrivava tra le 5 e le 9 ore; la versione OLED sarà dotata della medesima batteria.
Anche l’audio è stato migliorato, con degli altoparlanti che trasmettono un suono più pulito e limpido nella console OLED, anche se la differenza non è tutto sommato troppo evidente rispetto alla Switch originale, o almeno non lo è stata durante la nostra prova.
La nostra ora di test con Nintendo Switch OLED ci ha lasciato diverse buone impressioni, che dovranno poi essere verificate più attentamente una volta che la console sarà disponibile, magari testandola direttamente con l’atteso Metroid Dread, titolo che ha già confermato di sfruttare al meglio il nuovo schermo.
I miglioramenti presenti rendono la versione OLED preferibile rispetto a quella base per chi ancora non ha una Switch in casa. Gli upgrade presenti infatti valgono i 20 euro di differenza rispetto al modello originale. Chi invece ha già uno dei passati modelli di Switch dovrà pensarci bene, dato che le novità non sono così sostanziali da cambiare completamente l’esperienza di gioco avuta fino ad ora (ma va detto che fu già Nintendo a precisarlo).
Post a Comment