Xbox Series X non si ferma un secondo. In questi mesi Microsoft ha più volte parlato della sua nuova macchina da gioco, svelando pian piano tanti dettagli. Ora, dopo aver svelato le specifiche tecniche ufficiali, la società di Redmond è andata all in e ha rilasciato un enorme glossario con tutti i termini più importanti necessari per capire quali sono le particolarità di Xbox Series X. Vi proponiamo quindi in traduzione tutti i dettagli ufficiali.

ALLM (Auto Low Latency Mode)

Si parte con la “ALLM (Auto Low Latency Mode)“, ovvero una funzione che abilità in modo automatico la modalità di latenza migliore del display utilizzato appena si inizia a giocare. Questa funzione è disponibile anche su Xbox One, inoltre.

Retrocompatibilità

Si passa poi a un concetto ben noto, ma sottolineato da Microsoft: la retrocompatibilità non solo software ma anche hardware; potremo infatti usare gli accessori di Xbox One, ma anche i giochi già disponibili per retrocompatibilità su Xbox One. La retrocompatibilità, inoltre, migliorerà il frame rate, i tempi di caricamento, la risoluzione e la qualità dei vecchi giochi.

DirectML

Microsoft ci parla poi del DirectML, una componente di DirectX. Xbox Series X supporta il Machine Learning per i giochi con DirectML che dà accesso a “performance senza precedenti in una console”: il machine learning “può migliorare il gioco in molti modi, ad esempio potenziando l’intelligenza di un NPC, permettendo animazioni più realistiche e migliorando la qualità grafica”.

DirectStorage

Viene poi citato il DirectStorage, un nuovo sistema pensato per permettere di sfruttare appieno l’SSD. I giochi moderni devono continuamente caricare texture e modelli poligonali in background, occupando così una buona parte della CPU: con DirectStorage si può ridurre il consumo di CPU “creando spazio” per gestire una fisica migliore e più elementi a schermo (come gli NPC). Questa feature sarà disponibile con Xbox Series X e arriverà in futuro anche su Windows.

Dynamic Latency Input (DLI)

Viene nuovamente citata la Dynamic Latency Input (DLI) ovvero una funzione che permette agli sviluppatori di sincronizzare in modo più preciso l’input del giocatore e il gioco, così da ridurre il più possibile la latenza mentre si gioca.

GPU Work Creation

Si passa poi al GPU Work Creation: Xbox Series X concede capacità più potenti alla GPU per gestire il carico di lavoro in modo innovativo e non richiedere l’assistenza alla CPU; in questo modo gli sviluppatori hanno più flessibilità nella creazione dei giochi.

RayTracing DirectX

Ovviamente non si può non citare il RayTracing DirectX accelerato tramite hardware; l’illuminazione, le ombre e i riflessi, oltre che l’acustica, saranno superiori grazie al RayTracing che permetterà di “creare mondi fisicamente più accurati”. Xbox Series X usa una CPU custom che sfrutta le ultime innovazioni di AMD, costruita in collaborazione con lo stesso team che ha sviluppato il DirectX Raytracing. Gli sviluppatori potranno usare la stessa tecnica su PC.

Hardware decompression

Microsoft ci parla poi della “hardware decompression“, una componente hardware dedicata, introdotta con Xbox Series X, che permette ai giochi di consumare meno spazio possibile sull’SSD. Diminuisce il consumo di CPU e permette quindi di devolverla ad altre aree, come un miglior frame rate.

Intelligent Delivery

Viene inoltre citata nuovamente la Intelligent Delivery di Microsoft, che permette di istallare solo le parti del gioco che servono, diminuendo quindi lo spazio richiesto per istallare i giochi sull’SSD.

Mesh Shading

Si passa poi al Mesh Shading, che permette agli sviluppatori di migliorare enormemente le performance e la qualità dell’immagine quando si renderizzano scene con un grande numero di oggetti complessi.

Risoluzione Nativa

La Risoluzione Nativa, invece, è un potenziamento dedicato alla retrocompatibilità di Xbox Series X che, su alcuni titoli, permette di renderizzare i giochi a un 4K nativo anche se non erano stati realizzati con il supporto al 4K in mente.

Ottimizzati per Xbox Series X

“Ottimizzati per Xbox Series X“, invece, è la sigla ufficiale che indica i giochi creati con il kit di sviluppo della console e pensati per sfruttare al massimo le capacità uniche di Xbox Series X.

Parallel Cooling Architecture

La Parallel Cooling Architecture, inoltre, è un innovativo sistema pensato per raffreddare Xbox Series X: il design verticale è quindi pensato per ottimizzare il raffreddamento.

Project Acoustics

Project Acoustics è un progetto in sviluppo da più di dieci anni e il suo scopo è di creare modelli fisici della propagazione del suono per realtà aumentata e per i giochi classici. È perfetto per realizzare effetti di onde sonore come la rifrazione all’interno di ambienti complessi senza consumare tutte le risorse della CPU.

Quick Resume

Si parla inoltre del già citato e apprezzato Quick Resume, ovvero la possibilità di tenere attivi in background più giochi e passare da uno al’altro istantaneamente. Si cita poi anche la RDNA 2 di Xbox Series X, la più recente architettura grafica di AMD che permette performance notevoli.

SFS (Sampler Feedback Streaming)

Abbiamo poi il SFS (Sampler Feedback Streaming), ovvero una feature dell’hardware di Xbox Series X che permette ai giochi di caricare nella memoria sole porzioni di texture che la GPU ha bisogno per la scena, man mano che gli servono. Questo permette un miglior utilizzo della memoria: si tratta di un elemento importante visto che ogni texture in 4K richiede anche 8 MB l’una. Xbox Series X permetterà inoltre di convertire i vecchi giochi SDR in HDR: si tratta di una tecnica che non richiede lavoro aggiuntivo da parte degli sviluppatori e non ha impatto sulla CPU, GPU o sulle risorse della memoria.

Smart Delivery

Come non citare inoltre lo Smart Delivery, una nuova tecnologia introdotta con Xbox Series X che permetterà di giocare alla migliore versione possibile su ogni piattaforma. Tutti i giochi Xbox Game Studios che sono ottimizzato per Xbox Series X includeranno lo Smart Delivery: ad esempio, se si acquista Halo Infinite su Xbox One, lo Smart Delivery ci dà accesso alla versione Xbox One, ma se si decide di acquistare Xbox Series X dopo del tempo, scaricando il gioco sulla nuova console si ottiene la versione ottimizzata per next-gen.

Spatial Audio

Spatial Audio, invece, permette di introdurre un audio 3D più preciso, con supporto completo a Dolby Atmos, DST:X e Windows Sonic. Xbox Series X ha un hardware audio personalizzato per eliminare il carico di lavoro della CPU.

VRS (Variable Rate Shading)

VRS (Variable Rate Shading) è una funzione che aumenta l’efficienza della GPU concentrando il lavoro degli shader dove è più necessario e riducendo il carico di lavoro nelle aree non sarebbe visibile l’effetto. In questo modo si possono proporre giochi con un frame rate e una risoluzione più alti senza perdita di qualità d’immagine.

VRR (Variable Refresh Rate)

Abbiamo anche il VRR (Variable Refresh Rate), una nuova aggiunta all’HDMI 2.1 che permette ai display compatibili di fare un refresh dell’immagine alla stessa velocità del render della console, eliminando il tearing, aumentando la fluidità e riducendo la latenza.

Xbox Velocity Architecture

Abbiamo poi la “Xbox Velocity Architecture“, una nuova architettura creata per Xbox Series X, pensata per dare accesso a nuove capacità mai viste prima in ambito sviluppo console. È composta da quattro elementi: l’SSD NVMe personalizzato, l’hardware di decompressione, le nuove API DirectStorage e l’SFS, tutti elementi già citati.

Xbox Wireless Protocol

Si parla poi dell’Xbox Wireless Protocol, che permette di utilizzare tutti gli accessori da gioco di Xbox One su Xbox Series X e, sopratutto, di sfruttarli con la latenza più bassa possibile con il controller ufficiale.

Zen 2

Si parla anche della Zen 2: Xbox Series X dispone di una CPU con architettura Zen 2 che permette performance 4 volte superiori a Xbox One X.

120 FPS

Infine, il glossario di Microsoft si chiude con “120 FPS“: la console potrà infatti andare oltre i 60 FPS (obbiettivo classico per i giochi).

Post a Comment