A sorpresa durante la giornata di lunedì Phil Spencer, tramite un post sul sito ufficiale Xbox, ha finalmente rivelato al mondo le specifiche tecniche della nuova console Xbox Series X di casa Microsoft. Con questo post, Spencer conferma alcune specifiche e funzionalità di cui da tempo si vociferava come ad esempio il supporto completo alla tecnologia raytracing grazie all’accelerazione hardware e la completa retrocompatibilità con le precedenti console di casa Microsoft.
Ma andiamo con ordine ad analizzare meglio quello che è stato ufficializzato dal capo di Xbox partendo proprio dalla questione retrocompatibilità.
Retrocompatibilità totale e assoluta!
Negli ultimi anni, il tema retrocompatibilità ha causato non pochi grattacapi alle case produttrici di console. All’uscita di una nuova generazione infatti, l’utenza ha sempre chiesto a gran voce di poter giocare ai titoli di quella precedente ma soprattutto alle vecchie glorie del passato che hanno reso determinata console un’icona.
A tal proposito, il capo di Xbox ha confermato che la nuova Series X supporterà le tre precedenti generazioni della console di casa Microsoft, permetterà infatti ai giocatori di godere dei titoli di Xbox One, Xbox 360 e addirittura i giochi della prima Xbox, che a detta dello stesso Spencer, “beneficeranno di framerate più costanti, tempi di caricamento più rapidi e una risoluzione e fedeltà visiva migliorate”.
Ovviamente anche i titoli presenti nel catalogo del Game Pass potranno essere utilizzati sulla nuova Series X senza alcun problema. Questa possibilità data ai giocatori potrebbe sopperire alla già confermata mancanza di esclusive al lancio per la nuova console di Microsoft. Grazie a questa estrema retrocompatibilità, Microsoft ha colto l’occasione per annunciare Smart Delivery.
Tale tecnologia permetterà ai giocatori di acquistare un titolo una volta sola con la consapevolezza che quest’ultimo sarà nella sua versione ottimale indipendentemente dalla console che verrà utilizzata, il supporto a questa nuova tecnologia è già stato confermato per i titoli esclusivi prodotti dagli Xbox Game Studios come Halo Infinite.
Tutto questo sarà a disposizione anche per gli sviluppatori e gli editori permettendo così di scegliere se usarla per i titoli che verranno rilasciati prima su Xbox One ed in seguito sulla nuova Series X. A conferma di ciò l’ultimo lavoro dei CD Project RED, Cyberpunk 2077, adotterà questo sistema consentendo agli utenti di scaricare nuovamente il titolo sulla console next-gen a patto di averlo già ottenuto su Xbox One.
Gamers should never be forced to purchase the same game twice or pay for upgrades. Owners of #Cyberpunk2077 for Xbox One will receive the Xbox Series X upgrade for free when available. — Cyberpunk 2077 (@CyberpunkGame) February 24, 2020
Una potenza non indifferente… ma basterà?
Come dichiarato dallo stesso Spencer, la nuova macchina di Microsoft si presenta con delle specifiche non indifferenti. E’ stato confermato l’uso delle nuove CPU custom Zen 2 di casa AMD basate sulla innovativa architettura RDNA2. Sul fronte GPU il processore custom si attesta su livelli di tutto rispetto raggiungendo i 12 TFLOPs di potenza, poco meno di una scheda grafica dedicata Nvidia RTX 2080Ti Founders Edition (e di otto volte superiore rispetto ad una Xbox One). Al momento non sono però ancora arrivate conferme sulla tipologia delle RAM, anche se è ipotizzabile l’uso di RAM GDDR6 super veloci.
La console potrà contare sul VRS (Variable Rate Shading), tecnologia che permetterà agli sviluppatori di andare a gestire in maniera ottimale le performance della console. Questo significa che gli sviluppatori potranno decidere, in fase di sviluppo, di dare la priorità ad alcuni aspetti specifici del titolo (come ad esempio un personaggio o una frazione dello scenario) invece di far processare uniformemente il tutto dalla GPU. Ciò si traduce in frame-rate nettamente più stabile alle risoluzioni più alte non andando però a compromettere la qualità dell’immagine finale.
Phil Spencer ha anche confermato che la nuova Series X supporterà la tecnologia raytracing tramite l’accelerazione hardware, tale supporto consentirà di avere più dinamiche e realistiche. Per supportare ulteriormente le performance sono stati inoltre introdotti un SSD di ultima generazione, presumibilmente un SSD NVMe PCIe Gen 3×4, a cui si affianca la features del Quick Resume che consente all’utente di switchare tra i diversi titoli da dove li aveva interrotti in precedenza senza passare da una schermata di caricamento.
Ma attenzione, anche se da quanto dichiarato la nuova console targata Microsoft sembri incredibilmente potente, il colosso di Redmond deve guardarsi le spalle dalla storica rivale nipponica. Sebbene ad oggi non si conoscano in maniera dettagliata tutte le specifiche hardware della nuova console di Sony, la presenza di un SSD estremamente veloce unito alla medesima CPU custom AMD montata sulla nuova Series X potrebbero consentire a PlayStation 5 un vantaggio prestazionale.
A voler confermare questo rumor, su Reddit è riapparso un vecchio post del noto insider Tommy Fisher. L’insider di ResetEra tempo fa aveva “predetto” che le due console di nuova generazione avrebbero montato la stessa CPU custom Zen2 RDNA2 ma con una potenza maggiore a favore di PlayStation 5. Al momento questo però rimane solo una mera vece di corridoio e, per sapere se effettivamente Fisher ci aveva visto giusto, dovremo attendere il reveal ufficiale della console di Sony.
120FPS e 4K… ma non per tutti.
Sempre nel post leggiamo che grazie alla tecnologia HDMI 2.1 unita alle funzionalità di Auto Low Latecy Mode (ALLM) e al VRR (Variable Refresh Rate) la console di Microsoft supporterà fino a 120FPS e il 4K come risoluzione dando così più scelta agli sviluppatori che potranno decidere se puntare al massimo sul frame rate oppure arricchire la risoluzione delle immagini rimanendo a 60FPS. Sebbene questo sia un traguardo di tutto rispetto, quest’ultimo non sarà fruibile dal consumer medio che dispone di una classica televisione.
Solo negli ultimi tempi le case produttrici come LG e Asus (per citarne due) hanno incominciato a rilasciare televisioni capaci di supportare un refresh rate e una risoluzione al pari di un monitor PC. Questa tecnologia al momento risulta ancora alquanto dispendiosa, di conseguenza non alla portata di un’utenza che punta all’acquisto di una console per mantenere contenute le spese. Ovviamente un buon compromesso sarebbe l’acquisto di un buon monitor da gaming, ma anche in questo caso i costi risulterebbero abbastanza elevati soprattutto per un pannello 4k a 144Hz.
Che questa dichiarazione fatta da Spencer oltre all’attestare la potenza effettiva della macchina nascondesse una sorta di “frecciatina” rivolta all’utenza PC che da sempre accusa le console di essere economiche rispetto ad un computer per il semplice motivo di non poter competere in termini di performance con questi ultimi?
Tiriamo le somme!
In conclusione la nuova Series X traccia un netto stacco con l’attuale generazione di console in termini puramente prestazionali e alcune features, come la retrocompatibilità totale con l’intera famiglia Xbox e Quick Resume potrebbero far gola a gran parte degli attuali possessori di una console del colosso di Redmond e non solo. Purtroppo al momento non si conosce ancora il prezzo ufficiale della console e la mancanza di esclusive al lancio si pone come un grandissimo problema per Microsoft. Per farci un’idea più chiara sul futuro che ci attende dovremo aspettare le specifiche ufficiali di PlayStation 5, ma ad ora è bello vedere come la “console war” spinga Xbox e PlayStation a migliorarsi reciprocamente di generazione in generazione.
Ovviamente non vediamo l’ora di scoprire ulteriori dettagli sul nuovo monolite di Microsoft e siamo estremamente curiosi di vedere come verrà implementato il servizio Project xCloud sulla console. Non mancheremo di tenervi aggiornati per eventuali sviluppi sulle nostre pagine.
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