L'introduzione del DLSS - in particolare dalla versione 2.0 in poi - sta infatti permettendo di raggiungere risoluzioni elevate a fronte di una potenza di calcolo contenuta, il tutto senza sperimentare una perdita evidente (o comunque molto ridotta) di qualità. Ciò ha reso possibili due scenari alternativi: l'accesso a titoli moderni in 4K anche su hardware di fascia media e non recenti o la possibilità di sviluppare scene più complesse, grazie alla potenza di calcolo liberata con il rendering interno a bassa risoluzione.
Al momento sia PlayStation 5 che Xbox Series X|S supportano qualcosa di simile attraverso la tecnologia AMD FidelityFX FSR, tuttavia questa non è efficiente come il DLSS in quanto non si basa sull'utilizzo del machine learning e sullo sfruttamento di hardware ML dedicato. Sembra però che Sony stia lavorando a qualcosa di simile, stando a quanto è emerso da un brevetto depositato presso il WIPO e pubblicato a fine ottobre.
Secondo il brevetto, Sony sta studiando un sistema di ricostruzione di un'immagine computerizzata che può persino contenere elementi mancanti o corrotti. L'algoritmo in questione suddivide l'immagine di partenza in tante porzioni e utilizza due processi di riempimento per effettuare la ricostruzione. Nella prima fase si parte dall'immagine originale con alcuni elementi mancanti e l'algoritmo ha lo scopo di creare quelli sostitutivi. La seconda fase è identica alla prima, solo che le porzioni rimosse e ricostruite sono differenti. Il risultato finale dovrebbe permettere la ricostruzione completa fondendo il lavoro delle due fasi.
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