Nel 2020, Sony ha realizzato un brevetto per una nuova tecnologia che permetterebbe agli spettatori e ai partecipanti di una partita di votare per eliminare un determinato giocatore, anche pagando soldi veri. Lo United States Patent and Trademark Office, ovvero l'organo amministrativo incaricato di rilasciare brevetti e marchi depositati negli Stati Uniti d'America, ha accettato il brevetto di Sony in giornata odierna, pubblicandolo poi sul proprio sito ufficiale.
Il funzionamento della nuova tecnologia è relativamente semplice. Se durante una partita trasmessa in diretta streaming i giocatori non sono soddisfatti della prestazione di un compagno di squadra, possono votare per rimuoverlo dal match con effetto immediato. La stessa azione può essere compiuta dagli spettatori, che possono riunirsi e votare (anche pagando una determinata somma) per cacciare un giocatore. Per evitare l'abuso di questo sistema è richiesto che la votazione raggiunga almeno il 60% di voti a favore per rimuovere il giocatore, con i voti dei pro player che dovrebbero avere un peso differente. Una volta completata la votazione, il sistema dovrebbe mostrare il punteggio del giocatore in questione e altre statistiche, e infine procedere alla rimozione. Tutto questo sarebbe gestito da un "sistema cloud gaming", qualsiasi cosa voglia dire.
Il sistema di "benching", come viene definito da Sony nel brevetto, dovrebbe servire ad eliminare la frustrazione dei giocatori che per una ragione o per l'altra non possono raggiungere determinati risultati a causa dei compagni di squadra. Non è raro che in videogiochi multiplayer competitivi come League of Legends, Overwatch, Rocket League o Rainbow Six: Siege ci siano giocatori che remano contro la squadra, ad esempio sabotando volontariamente le partite, e Sony sembra intenzionata a risolvere questi problemi con il nuovo brevetto. Con l'acquisizione di Evo, del resto, è naturale che SIE sia intenzionata a prendere ancora più seriamente il settore degli eSports e del gaming competitivo, e attivare questa nuova funzionalità durante i tornei potrebbe assicurare un maggiore equilibrio tra i giocatori.
Il brevetto di Sony.
Naturalmente, come molti di voi avranno notato, ci sono diversi elementi che non tornano. Innanzitutto non è chiaro per quale ragione Sony starebbe pensando di inserire un sistema che permetta di pagare per rimuovere un giocatore, visto che dare un tale potere agli spettatori di una partita potrebbe creare seri problemi a causa del "trolling". Nel brevetto si fa anche riferimento alla possibilità della chat di scrivere direttamente un messaggio al giocatore, intimandogli di "migliorare il proprio gameplay" se non vuole essere cacciato.
Inoltre, come sottolineato da Kotaku, al momento non è chiaro se questa tecnologia sia stata pensata esclusivamente per gli eSports o meno, visto che è sempre possibile che Sony decida di attivarla come nuova funzionalità per PS4 e PS5. Secondo diversi utenti l'inserimento di questa tecnologia potrebbe anche creare problemi di discriminazione basati sul sesso, visto che le ragazze in genere vengono ritenute meno portate per il gioco competitivo.
Depositare un brevetto non significa necessariamente che l'attivazione sia imminente, quindi Sony potrebbe semplicemente aver brevettato l'idea per tenere aperte tutte le opzioni del caso. Nonostante tutto, la sola idea di permettere agli spettatori di una partita di cacciare un giocatore pagando soldi veri, non può che essere vista come un precedente molto pericoloso.
Fonti: Ufficio brevetti USA, Kotaku
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