Questa volta la corsa ai consumatori di videogiochi di Microsoft e Sony sarà in parte basata su strategie differenti. Banalmente, la differenza tra Xbox Series X e Playstation 5 è del tutto evidente anche solo affiancando fisicamente le due macchine next-gen: Xbox Series X è compatta, nera, monolitica e sotto diversi aspetti tradizionale; Ps5 è colossale, proprio grossa in modo inaspettato, con un design originale che può piacere ma anche no. È inevitabilmente verticale, mentre Xbox può essere posta anche in orizzontale, a seconda delle esigenze. Possiamo già dire solo da queste considerazioni che mentre Xbox Series X vuole essere principalmente funzionale al giocare videogame, Playstation 5 al contrario si arroga il diritto di essere parte dell’arredamento, un punto visibile della casa intorno a cui far girare l’intrattenimento domestico.

Il giudizio viene confermato anche dal software di sistema, o meglio la UI – la user interface – su cui non possiamo dilungarci troppo per motivi di embargo. Ma le differenze tra quello di Microsoft e quello di Sony confermano le anime e le aspirazioni differenti: Xbox Series X non rivoluziona il passato, è anzi del tutto in continuità con quanto già visto sulla One; Playstation 5 fa uno strappo significativo in avanti, cambia in modo elegante non solo l’aspetto ma anche l’esperienza d’uso, prima di tutto dividendo in modo significativo quanto concerne l’uso della console per i videogiochi dalle altre funzioni da hub multimediale della casa (le app come Netflix e quant’altro).

Il Dualsense di Playstation 5 e il pad di Xbox Series X Il Dualsense di Playstation 5 e il pad di Xbox Series X

Il dualismo si rafforza se mettiamo a confronto anche i due controller: quello di Xbox Series X è del tutto in linea con le ottime evoluzioni già viste con il pad di Xbox One, ed è più piccolo di quello della Ps5; Playstation 5 anche qui si allontana dall’ormai iconica figura dei propri controller, rinominandoli Dualsense anche per marcare le differenze tecniche – tra cui il feedback aptico che tradurrà in sensazioni «tattili» alcuni elementi presenti nel gioco -, e in un certo qual senso andando verso la direzione di design e impugnabilità introdotta da Microsoft.

Playstation 5 e Xbox Series X viste dal retro Playstation 5 e Xbox Series X viste dal retro

Ora mettiamo sul tavolo una lista di specifiche e caratteristiche delle due console, come guida rapida di riferimento per rispondere all’inevitabile domanda – per chi se la volesse porre, s’intende -, e cioè: quale console comprare?

Di cosa stiamo parlando? Xbox Series X e Playstation 5 sono le cosiddette console di nuova generazione, o next-gen, rispettivamente di Microsoft e Sony, due delle tre grandi sorelle del gaming insieme a Nintendo che a suo solito ha sparigliato le carte, giocando di fatto una partita differente con la sua Switch, uscita tre anni fa come ibrido tra console fissa e portatile. Su Xbox Series X e Playstation 5 si potranno giocare i videogiochi al massimo della loro espressione grafica ed esperienziale, se si escludono le potenzialità dei pc per gaming, dal costo comunque sostanzialmente più alto. Si dice da anni che il ruolo delle console nel settore è destinato a sparire, lasciando spazio ad altre piattaforme (mobili e in streaming). Ma se guardiamo la fetta di mercato ancora rappresentata (45 miliardi, +6,8%, dei 160 totali), è evidente che almeno un’altra generazione piena – della durata di 5-7 anni – le console la vivranno sulla cresta dell’onda lunghissima dei videogiochi.

Quando arriveranno? Xbox Series X sarà disponibile dal 10 novembre, mentre Playstation 5 uscirà in Italia il 19 novembre. La console di Sony anticipa di una settimana negli Stati Uniti e qualche altro mercato, uscendo il 12 novembre.

Quanto costeranno? Xbox Series X e Playstation 5 avranno lo stesso prezzo, ossia 499 euro. Entrambe saranno raddoppiate nell’offerta dalla loro controparte solo digitale, cioè senza lettore di dischi e dunque utilizzabile esclusivamente attraverso il download dei giochi. Qui il modello economico scelto dai due colossi varia in modo significativo: mentre Playstation 5 Digital Edition costerà 399 euro, mantenendo un hardware sostanzialmente identico, cioè le stesse caratteristiche tecniche della sorella standard, Xbox cambierà a iniziare dal nome. La Xbox Series S costerà 299 euro perché avrà una dotazione hardware di minor potenza e capacità rispetto alla Serie X e sostanzialmente si pone come una console differente, destinata a un pubblico di fascia più bassa e maggiormente interessato a sfruttare il Game Pass proposto da Microsoft. Forse la più grande differenza reale tra le due console e che vedremo meglio più sotto.

Quale delle due console è più potente? Qui si entra in un universo fatto di CPU (il processore centrale), di frequenze, di GPU (il processore grafico), di performance del disco SSD, quello a stato solido, di RAM e altri vari componenti e della loro qualità. Non abbiamo la competenza per questo, ma soprattutto ci viene da fare la domanda: è davvero importante? La misurazione di lunghezze e quant’altro è spesso fine a se stessa, e se in termini assoluti gli esperti ci dicono che Xbox Series X è leggermente in vantaggio sulle prestazioni, ci sentiamo tranquillamente di dire che le due console sotto questo aspetto sono del tutto identiche e offriranno prestazioni ottimali per i nuovi giochi. E che la vera differenza, come è giusto che sia, risiederà in come questi videogame sapranno sfruttare tanta potenza messa a disposizione. Eccoci dunque all’ultima domanda.

Quali videogiochi si potranno giocare? La risposta potrebbe essere molto semplice e vale sia per Xbox Series X sia per Playstation 5: ottimizzati o sviluppati apposta per le nuove console, al momento del lancio i giochi saranno pochi, molto pochi. Un grande classico purtroppo delle nuove console, dovuto agli alti costi di sviluppo dei videogiochi. Due le esclusive più interessanti al momento all’orizzonte, Halo Infinite per Xbox Series X (il cui lancio è però previsto per il 2021) e Spiderman: Miles Morales per Playstation 5, gioco disponibile all’uscita che ricalca fondamentalmente il primo Spiderman di Insomniac ma con una grafica mostruosamente bella, una New York da applausi. Poco altro di davvero interessante al lancio, a livello di first-party – cioè giochi sviluppati direttamente dal brand attraverso i propri studi associati – tranne il divertente platform Astro’s Playroom (gratuito) che di fatto è una sorta di tutorial delle funzionalità del Dualsense di Playstation 5 e le ottimizzazioni di Forza Horizon 4 e Gears 5 per Xbox Series X. Il meglio arriva dai third-party, cioè dagli studi che sviluppano su tutte le piattaforme. Qui avremo Assassin’s Creed Valhalla, Call of Duty: Black Ops Cold War e Just Dance 2021. Non ancora purtroppo Cyberpunk 2077, la cui data d’uscita è stata ancora rimandata (al 10 dicembre, sperando sia l’ultimo cambiamento).

A questo va aggiunto un capitolo importante: tutt’e due le console garantiscono la retrocompatibilità, ossia la possibilità di giocare i titoli delle versioni precedenti delle console. Xbox, anche qui come da tradizione, con una maggiore profondità dell’offerta retrocompatibile.

Dopo queste domande/risposte fondamentali per farsi un’idea di cosa sta arrivando di nuovo sul mercato dei videogiochi, torniamo rapidamente al nostro confronto tra Xbox Series X e Ps5. Per rispondere davvero alla domanda «quale console comprare, la nuova Xbox o Playstation 5?» ci si deve prima porre un’altra domanda. E cioè: che tipo di videogiocatore sono e cosa cerco nella nuova piattaforma di gioco? La risposta a questa domanda ci porterà alla scelta posta nell’altra. Diamo quelli che secondo noi sono gli elementi di base attraverso i quali potersi rispondere.

Entrambe le console come detto sono corazzate per fornire un’esperienza di gioco al top del settore, dunque come si dice in gergo, sono prodotti dedicati agli hardcore gamer, quei consumatori che hanno una passione per i videogiochi che prescinde dall’età e che si riscontra in una dedizione al genere di intrattenimento che è reiterata nel tempo. Chi insomma videogioca di frequente e «con impegno», a differenza dei cosiddetti casual gamer che sono più tradizionalmente riconoscibili in chi si concede una partita ogni tanto a un gioco spesso su smartphone. Xbox Series X e Playstation 5 sono indicate per chi non ha problemi nel spendere soldi per giocare ai cosiddetti giochi tripla A, i grandi blockbuster del settore finemente curati nella grafica e nello storytelling, e che vive la community dei videogiocatori, condividendo la propria passione.

Detto questo, per spiegare che si tratta di una regola con diverse eccezioni, ci facciamo venire in aiuto da Jim Ryan. Il manager inglese a capo di Sony Interactive Entertainment, ossia di Playstation, commentando il modello in abbonamento proposto da Xbox, il Game Pass, ha detto: «Vogliamo creare giochi migliori e più grandi, si spera più persistenti. Quindi inserirli in un modello di sottoscrizione al momento del lancio non ha alcun senso. Per altri, in una situazione diversa, potrebbe avere senso». In questa frase si può ritrovare molta della differenza reale tra Xbox e Playstation, il discrimine che potrebbe far pendere la nostra decisione da una parte o dall’altra. Microsoft ha inaugurato il Game Pass che è di fatto un abbonamento che fornisce accesso illimitato a un catalogo di giochi, oltre un centinaio, tra cui le esclusive della console al day one, cioè al giorno di lancio del titolo. Al costo di 10 euro al mese, a fronte del costo medio di un gioco singolo nuovo tra i 50 e i 70 euro, si ha un menù ricco di titoli tra cui scegliere quelli che fanno per sé. Ed è anche in tal senso da leggere la proposta della Xbox Serie S a 299 euro con un hardware non propriamente next-gen (non supporta per esempio il 4K nativo): l’ecosistema Xbox si rivolge in questo modo non solo agli hardcore gamer ma anche a quei giocatori che non sentono l’esigenza del gioco di ultima generazione ma preferiscono una selezione di giochi tra cui anche diversi titoli casual da concedersi ogni tanto. A questo possiamo aggiungere una caratteristica unica di Xbox che è rappresentata dalla versione Ultimate del Game Pass, che costa due euro in più al mese: tramite lo streaming di quello che veniva chiamato Project xCloud, l’utente Xbox può giocare i suoi giochi della console su dispositivi mobili.

Potremmo dunque riassumere l’offerta Xbox come maggiormente versatile rispetto a quella di Playstation, dunque aperta a un pubblico più variegato. Venendo al versante Ps5, nelle parole di Jim Ryan troviamo la differenza della proposta, ossia un numero maggiore di giochi in esclusiva rispetto al concorrente, titoli che spesso si contraddistinguono per l’elevata qualità del gioco. Come gamepleay – lo stile e le caratteristiche del gioco -, come grafica e anche come potenza narrativa. Playstation è il mondo dei gamer più esigenti, quelli che ai muscoli di Gears 5 – per fare un esempio piuttosto lampante – preferisce una storia importante come quella narrata in Detroit: Become Human. Quei giochi che – prosegue Ryan – «costano diversi milioni di dollari, ben oltre i cento» e dunque non ha senso (economico) includerli in un abbonamento. Questo non toglie il fatto che Playstation abbia comunque annunciato PS Plus Collection, ossia una libreria di giochi con alcuni dei migliori titoli per PS4 che sarà compresa nell’abbonamento Playstation Plus per i possessori di Playstation 5.

Post a Comment